La leggenda di un amore spezzato

Tanti e tanti anni fa un nobile signore di nome Vesuvio si innamorò perdutamente di una fanciulla di nome Capri.

Una ragazza bellissima, dai lineamenti delicati e gli occhi marini; lui un nobile cavaliere con un temperamento focoso, pronto ad abbandonare la sua cattiva indole pur di avere in sposa la donna che amava.

Ma a causa della rivalità tra le due casate, ai due infelici amanti fu negata la passione che li univa.

Nonostante tutte le persuasioni, il profondo amore che li legava non vacillò e rimasero fedeli l’uno all’altra, forti in questo sentimento che li proteggeva.

La famiglia di lei, per farle dimenticare il suo sciagurato amore per Vesuvio, decisero di farla imbarcare su un battello diretto in terra lontana.

Non appena la nave che la trasportava fu fuori dal porto, la ragazza, che non sopportava di vivere senza il suo amato, si gettò tra le onde del mare.

La leggenda narra che dal fondale del Golfo di Napoli nacque per incanto un’isola azzurra e verdeggiante: la bellissima Isola di Capri.

Vesuvio, venuto a conoscenza della morte dell’amata, decise di darsi fuoco di fronte al luogo dove lei mise fine alla sua vita.

Dalle sue ceneri nacque un Vulcano!

Nelle sue viscere scorrono lava e lapilli, simboli della sua ira e della sua rabbia.

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