
Con la Domenica delle Palme inizia la Settimana Santa, dove si ricordano gli ultimi giorni della vita di Cristo e si celebrano la sua Passione, Morte e Resurrezione.
Gesù, a differenza dei re e guerrieri, entra a Gerusalemme a cavallo di un’asina, simbolo di umiltà.
Il Vangelo narra che Gesù arrivato vicino a Gerusalemme mandò due suoi discepoli in un villaggio a prendere un’asina legata con un puledro e portarli da lui.
I discepoli fecero quello che gli è stato richiesto e la mattina dopo li coprirono con dei mantelli e Gesù vi salì sopra per andare a Gerusalemme dove c’era una folla riunita per vedere l’arrivo del Messia.
Stesero a terra dei mantelli, altri tagliavano rami dagli alberi di ulivo e di palma, e iniziarono a muoverli esclamando “Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nell’alto dei cieli!”
La messa della Domenica delle Palme si sviluppa iniziando da un posto al di fuori della chiesa dove le persone si riuniscono e il sacerdote benedice le palme e i ramoscelli di ulivo.
Dopo la lettura di un brano dal Vangelo si inizia la processione fino ad arrivare dentro la chiesa.
Si continua con la messa e la lunga lettura della Passione di Gesù.
Questo racconto viene letto da tre lettori che rappresentano: il cronista, i personaggi e Cristo; e diviso in: arresto di Gesù, il processo giudaico, il processo romano, la condanna, l’esecuzione, la morte e la sepoltura.
Alla fine della messa i fedeli portano a casa i ramoscelli di ulivo e le palme benedette conservati come simbolo di pace.
In alcune regioni c’è l’usanza che il capofamiglia usa un rametto bagnato con l’acqua benedetta durante la veglia pasquale per benedire la tavola sistemata nel giorno di Pasqua.