
Torino, tra le Molinette e il Valentino.
Adriano, professore ottantaduenne che ha appena perso la moglie, ha un segreto di cui si vergogna un po’: da quando Giulietta non c’è più, continua a vederla tra le corsie delle Molinette, anche se sa che non può essere vero.
O forse si?
Chi l’ha detto che morendo si deve per forza andare nell’aldilà, in un paradiso perfetto, algido e lontano?
Non è forse più consolante, e infinitamente più divertente, immaginare di poter restare nell’aldiquà, invisibili a tutti tranne a chi ci vorrà vedere, fantasmi della porta accanto con le piccole fissazioni e manie di sempre, con le nostre stupende imperfezioni?
Un folgorante romanzo d’esordio, una commedia fresca e delicata che arriva dritto al cuore.
Mia recensione: 3 stelle
Daniela Mattalia, giornalista, è nata a Torino.
Ha provato a vivere a Brescia, Genova e Verona prima di decidere che Milano, dove si è trasferita dopo la laurea in Lingue e letterature straniere, è il suo habitat ideale.
Lavora come caporedattore a “Panorama”, dove si occupa in particolare di scienza.