
Catania è una città di mare, di montagna e anche di campagna.
Infatti mare e fuoco sono due elementi che accompagnano ogni catanese fin da neonati, basta anche guardare i colori della maglia della nostra squadra di calcio: blu e rosso.
Noi catanesi siamo stati un popolo colonizzato da greci, romani, fenici, bizantini, arabi, normanni, spagnoli e francesi, infatti nel nostro dialetto ci sono degli strascichi di queste dominazioni.
Siamo quelli che chiamiamo tutti “mbare” (compare), anche la mamma, la fidanzata o il vu cumprà😅, che poi quest’ultimo ti risponderà allo stesso modo regalandoti un braccialetto portafortuna.
Restiamo sempre stupiti quando vediamo negli occhi dei turisti la preoccupazione ogni volta che l’Etna è in eruzione, che per noi è una cosa normalissima, anzi menomale che una volta tanto “scattia” così non accumula lava.
Anche l’Etna ha fatto il suo dovere.
Catania tra eruzioni e terremoti è stata rasa al suolo per sette volte e per tutte le volte ha saputo rinascere dalle sue ceneri.
Con chiunque arrivi, noi catanesi, siamo pronti e fare festa perché dove mangiano cinque mangiano anche sei, sette….otto.
Sia in inverno che in estate respiriamo il mare e siamo fatti di arancini e acqua salata.
Scherziamo e ironizziamo su ogni cosa e ci piace prendere in giro, in senso buono, amici e parenti.
Noi catanesi abbiamo le nostre tradizioni, la festa della patrona a febbraio, la prima granita a maggio, ferragosto in spiaggia, l’ottobrata nei paesi etnei, le giocate a carte, i pranzi e le cene infinite durante il Natale.
Siamo terroni, legati alla nostra terra anche se calpestata e anche se potrebbe risplendere molto di più.
E quando siamo costretti ad allontanarci o ad andare via per vivere in un’altra città, cerchiamo subito dei bar catanesi per mangiare la nostra tavola calda.
Mangiamo kebab, sushi, cinese e thailandese e ci piace passeggiare sul lungomare mangiando la calia.
Catania ha sempre accolto tutti e noi catanesi siamo aperti come solo chi ha nelle vene il fuoco e il mare💓.