
S.Agata è la santa patrona di Catania.
Nei giorni che vanno dal 3 al 6 febbraio i catanesi indossano un tradizionale abito bianco composto da camici e guanti bianchi con in testa una papalina nera.
La tradizione vuole che l’abito votivo non è che un saio penitenziale indossato il 17 agosto quando due soldati riportarono le reliquie a Catania da Costantinopoli.
Il fercolo d’argento con i resti della Santa posto su un carro legato da due cordoni di oltre 100 metri, viene sostenuto da centinaia di devoti che fino il 6 febbraio tirano instancabilmente il carro.
La vara viene portata in processione insieme a dodici candelore che appartengono ciascuna alle corporazioni degli artigiani cittadini.
Tutto avviene fra la folla che agita i fazzoletti bianchi e grida “cittadini cittadini, semu tutti devoti tutti”.
E’ considerata tra le tre principali feste cattoliche a livello mondiale per affluenza.

Non è un vestito di carnevale….ma un sacco votivo, non è una festa in maschera…ma una processione religiosa, non si va solo per passeggiare, mangiare e guardare lo spettacolo pirotecnico….ma si va per pregare, si porta con rispetto il proprio sacco…perché il devoto porta il sacco dentro l’anima.