Le processioni religiose cattoliche erano considerate, in tempi non troppo lontani, un atto di fede quasi imprescindibile. Negli ultimi anni, specie dopo la “cosiddetta pandemia”, processioni come quella dedicata al Corpus Domini o alla Santissima Vergine Maria sono diventate prerogativa per, così come amano definirli alcuni, “bigotti”.
Una processione è un cammino di devozione e le persone che vi partecipano si trovano insieme, quindi formano una sorta di comunità in cammino, per esprimere una gioia, un disagio e in alcune situazioni anche dolore.
Se le processioni oggi sono viste come una sorta di fanatismo, c’è da dire che se non ci fossero credenti, con la C maiuscola, che ancora oggi le utilizzano come mezzo per riparare le nefandezze del mondo moderno, le prove alla quale NSGC (Nostro Signore Gesù Cristo) ci sottopone, per cercare di ricondurci a lui, sarebbero ben più ardue e difficili da sopportare e superare.
Associazioni, sacerdoti e fedeli in processione a Carpi
Vista la “distrazione” che il mondo vive in materia di fede, sicuramente pochi hanno sentito parlare della blasfema esposizione di Carpi, dove la mostra di un artista, forse non troppo consapevole di quello che ha realizzato, ha destato non poca indignazione tra i fedeli.
La cosa più assurda, e che fa male, e che tale mostra dai contorni offensivi ha avuto il benestare della diocesi di Carpi, tanto per fare capire a quale livello di decadenza morale siamo giunti. Per contrastare questa ulteriore deriva societaria sono già stati eseguiti quattro Rosari di riparazione sul piazzale antistante la Chiesa di Sant’Ignazio di Carpi e il prossimo 11 maggio sarà effettuata una processione, che come obiettivo si pone quello di riparare le offese ricevute da NSGC.
A questa processione parteciperanno fedeli, diverse associazioni e movimenti cattolici, compreso quello degli Alleati dell’Eucarestia e del Vangelo. Ovviamente sono invitati a partecipare tutti i fedeli che hanno a cuore la vicenda. Orari e percorsi saranno comunicati qui.
