Siamo tutti abituati a festeggiare l’8 marzo la festa della donna. Ma sappiamo veramente il vero significato di questa “festa”? Tutto risale l’8 marzo del 1908, quando un gruppo di operaie di un’industria tessile di New York scioperarono per protestare sulle terribili condizioni in cui si trovavano a lavorare. Questo ebbe la durata di diversi giorni, ma proprio l’8 marzo i proprietari dell’azienda bloccarono tutte le uscite dell’industria costringendo le donne a rimanere dentro. Sfortunatamente ci fu anche un incendio che uccise 129 operaie tra cui alcune italiane; e pensare che volevano solo migliorare la propria qualità di lavoro.
La festa delle donna nel mondo
Solo dal 1977 la festa della donna è stata riconosciuta ufficialmente dalle Nazioni Unite, anche se tutto risale alla metà dell’800, quando le donne nelle fabbriche venivano sottopagate e sfruttate. Nel 1911 in Austria, Danimarca, Germania e Svizzera si pensò ad una giornata dedicata alle donne con l’obiettivo di ottenere il diritto di voto e porre fine alla discriminazione. Un’altro brutto episodio risale il 25 marzo del 1911 a New York quando 140 lavoratrici della Triangle Shirtwaist Company morirono per l’assenza di sicurezza sul lavoro. Infine nel 1977 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamò l’8 marzo “Festa Internazionale della Donna”.
Significato della mimosa per la festa della donna
Perché si regala la mimosa alle donne l’8 marzo, giornata mondiale della Festa della Donna?
La mimosa, con i suoi piccoli fiori gialli, vivaci ed allegri, è diventata il simbolo di questa festa. In Europa ha trovato un clima ideale per crescere e svilupparsi. I piccoli fiorellini sbocciano a fine inverno e con il loro colore giallo vivace portano l’allegria della primavera in arrivo. Il significato della mimosa è: forza e femminilità ed è il motivo perché è il fiore simbolo della festa.
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Nel 1946 l’Unione Donne Italiane scelse la mimosa come fiore per simboleggiare la Festa della Donna anche perché è un fiore che cresce spontaneamente in molte parti d’Italia, è economico ed è un fiore facile da mettere alla camicia o alla giacca.
Le donne e il lavoro
La donna non è più quella che lavora solo in casa e per i figli, ma è una figura molto diversa da quella di un tempo. Negli ultimi tempi è cambiata fino al punto che gli psicologi e i sociologi l’hanno definita “superdonna” per il contributo che dà alla famiglia e alla società con il suo lavoro.
Molte indagini hanno messo in risalto lo stress a cui le donne che lavorano sono esposte più degli uomini. Oggi le donne vogliono lasciare le quattro pareti di casa senza rinnegare i loro ruoli di madri di famiglia.
La loro ricerca di lavoro è continua ma la disoccupazione è tanta, infatti molte donne sono ancora in attesa della prima occupazione. Si sentono realizzate se lavorano e nello stesso tempo hanno una famiglia da mantenere, una vita difficile e molte volte stressante che va dai figli alla pulizia domestica, dall’amministrazione dell’economia familiare al’educazione dei figli, ecc…Tutto questo contribuisce per arrivare distrutte a fine giornata.
La donna oggi raggiunge anche delle posizioni di valore in campo lavorativo con belle soddisfazioni personali, ma alcune volte non viene molto valutata, come ad esempio nella pubblica amministrazione dove la donna è presente in modo massiccio ma è meno retribuita.
Il pericolo per la donna è il rischio di non avere, dai moltissimi impegni casalinghi e lavorativi, il giusto equilibrio. Molte di loro hanno un forte senso di colpa nei confronti del marito e dei figli a cui pensano di non dare tutto ciò che dovrebbero.